Citazioni


Susanna Tamaro
La sottile maglia geometrica che catturava l'anima nascosta dell'affresco del Signorelli sembrava dare vita propria ai personaggi che, muovendosi davanti al nostro sguardo, restituivano tutta la plasticità tridimensionale di un corpo in movimento. Una tecnica innovativa e un talento davvero unici uniti nell'estro e nella fantasia di un artista che ha dimostrato di non avere timore di affrontare grandi sfide. E vincerle.
Susanna Tamaro, 2020 (scrittrice, Italia)

Luciano Migliaccio
A partire dalla condizione tecnologica contemporanea, Cesare Pergola sottopone a critica le stesse nozioni di disegno, copia, modello. Egli, come ogni vero artista, si appropria di tecniche nate nel campo della pratica e le usa in modo sovversivo per farne l’occasione di una nuova esperienza estetica.
Luciano Migliaccio, 2018 (critico e professore di Storia dell’Arte, Università di São Paulo)

Amador Griño
Il suo lavoro non è solo la ricostruzione tridimensionale eseguita a mano delle opere scelte; questo lavoro implica un'indagine completa che ci permetterà di entrare nell'opera e di poter vedere la sua scenografia e la sua architettura completa. Questa possibilità rompe in qualche modo la rigidità e la tirannia della prospettiva potendo avere più di un punto di vista, senza dover ricorrere alla prospettiva multipla del cubismo o alla prospettiva invertita delle icone russe.
Amador Griño, 2019 (Direttore espositivo MUVIM, Valencia - Spagna)

Daniel Benito
Con questa rischiosa proposta dell'artista, il concepito manualmente visita il mondo digitale del computer, dove si trasforma, ma da lì ritorna alla manualità, all'artigianalità, in una feconda relazione tra l'artigianale e il digitale. Il digitale partecipa intimamente al processo, ne è lo strumento principale; tuttavia, è nel suo risultato finale, sempre rifatto a mano, che raggiunge la sua potente presenza estetica.
Daniel Benito, agosto 2019 (professore di Storia dell'arte, Università di Valencia - Spagna)

Paula Alzugaray
È a partire da questa base concettuale -e dalla laurea con una tesi sull'Architettura Sensoriale- che Pergola viene sviluppando nei decenni successivi una serie di lavori orientati verso le relazioni tra corpo, paesaggio e architettura. Alcuni fondamenti tecnici dell'arte rinascimentale, la trasformazione dello spazio in entità misurabile e il posizionamento dell'uomo come referenzia e misura delle cose del mondo, torneranno a fuoco, in serie come Matematica del Paesaggio e Misura del Corpo.
Paula Alzugaray, 2015 (Critica d'arte, curatrice, giornalista, São Paulo - Brasile)

Denise Mattar
Cesare Pergola costruisce la sua poetica articolando, di forma non comune, due punti di partenza quasi opposti: l'ordine, inteso come strutturazione costruttiva, e la sensualità, che lui vede dappertutto: nella visione, profumo, gusto, tatto e suono. L'artista fa una Architettura Sensoriale, termine da lui stesso creato, riferendosi alle sue attività degli anni '70-'80: un misto di teatro, site-specific e alta tecnologia.
Denise Mattar, 2015 (Critica d'arte e Curatrice, São Paulo - Brasile)

Manoel Araujo
L'ampia pittura di Cesare Pergola ha un profondo desiderio di avvicinarsi, di conoscere le azioni che conducono al raggiungimento della vittoria tra eguali, con la forza, l'agilità, il controllo del gesto. Tra vinto e vincitore. Ma qui c'è un pittore in cerca di colore, di spazio, di modellazione, di composizione, del disegno, della testura, della forma e dello sfondo bidimensionale, dei corpi che si attraggono e si allontanano nella scossa del pennello nervoso, agile, pieno di scintille di colore.
Emanoel Araujo, 2011 (Artista, Direttore Museo Afro-Brasil, São Paulo - Brasile)

Cesare Pergola | Architetto e Artista
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